Arredare casa è importante per avere un ambiente caldo e accogliente, ma se vogliamo completare questa atmosfera non si può rinunciare all'utilizzo di piante e fiori, in modo da avere un appartamento vivace e colorato. L’inverno è ormai alle porte, ma questo non significa dover rinunciare a un proprio angolo verde in casa. Le piante vanno curate: alcune sono molto delicate, altre più resistenti anche alle basse temperature, alcune richiedono vasi da giardino specifici, altre ancora solo un po’ di attenzione giornaliera. Il problema è che spesso si fa molta confusione tra le varie tipologie di piante, tra le loro caratteristiche, o peggio, si comprano senza saper bene dove posizionarle nell'appartamento. Oggi abbiamo deciso di fare un po’ di chiarezza grazie ai suggerimenti di Tiziano Codiferro, giardiniere di professione, esperto di progettazione e manutenzione di giardini, orti e angoli verdi per gli spazi interni quali abitazioni, uffici e negozi. Di seguito l’intervista.
1—Salve Sig. Codiferro. Quali tipi di piante da interno può suggerire per un appartamento dalle medie dimensioni? Esistono tipologie che non hanno bisogno di molta luce. Lei cosa può dirci a riguardo?
“In un appartamento di medie dimensioni che abbia le necessarie caratteristiche di luminosità e temperatura vedrei bene delle piante dal fogliame a sviluppo verticale o poco ingombranti perché hanno bisogno di uno spazio diametrale di crescita contenuto: per citarne qualcuna la Dionea, tutti i tipi di Sanseveria, ma anche felci come il Nephrolepis - Felce di Boston e il Phlebodium, molte delle succulente, la Palma Areca e la Pachira aquatica, con il suo bellissimo fusto intrecciato.” “A chi non ha spazio a terra e su ripiani, o vuole caratterizzare l’ambiente con un angolo verde veramente scenografico e d’impatto, consiglio una parete di verde verticale—per la quale è controindicato il fai da te ed è necessario l’intervento di un vero esperto -. Kentia, Caladio, Syngonium e soprattutto Fittonia e Aspidistra sono piante particolarmente resistenti, che invece si adattano meglio delle altre a condizioni di luce scarsa.”
2—Ad ogni camera la sua pianta. Se dovesse indicare solo una pianta per ogni ambiente della casa, cosa sceglierebbe? (Salotto, cucina, bagno e camera da letto).
“Come per il giardinaggio ancor più per gli interni, per poter rispondere non posso prescindere dalle condizioni di luce e di esposizione dell’ambiente in questione: se la pianta infatti non avrà la luce che le è necessaria per vivere, in poco tempo deperirà, ingiallirà o perderà tutte le foglie. In linea di massima per bagno e cucina, che sono le stanze più raccolte della casa e leggermente più umidificate—grazie alla presenza del vapore acqueo prodotto dall'attività dei fornelli o dalle nostre abluzioni—consiglio piante non troppo ingombranti che amano il caldo-umido, come le variopinte sempreverdi Maranta e le Peperomia, piantine queste ultime di vario portamento che possono essere anche rampicanti e striscianti, e faranno bella mostra di sé in vasi sospesi o ricadenti su una mensola”.
“In camera da letto le piante vanno usate con parsimonia, selezionando solo quelle che di notte emanano ossigeno al posto dell’anidride carbonica: anche qui cito ancora una volta la Sanseveria oppure l’Aloe Vera, una pianta dalle molte qualità.”
“Per il salotto, se le condizioni di spazio permettono di orientarsi verso piante a portamento più voluminoso e con il fusto, opterei per tutti i tipi di Ficus - Lirata e i vari Benjamina -.”
“Nel soggiorno di casa mia c’è poi un angolo colorato che è una vera delizia per gli occhi: un porta piante posizionato vicino alla finestra, dedicato alle fioriture della mia collezione di Orchidea Phalaenopsis.”
3—Cosa possiamo fare affinché le nostre piante rimangano in vita il più a lungo possibile? I concimi sono sempre necessari?
“Come uomini e animali, anche le piante in genere soffrono le correnti e non amano gli sbalzi termici. Evitate quindi la vicinanza con i caloriferi e collocatele in prossimità di una fonte luminosa possibilmente naturale, come quella di una finestra, magari esposta ad est, avendo cura di sottrarle all’azione diretta dei raggi solari filtrati dal vetro dell’infisso.”
“Compatibilmente con le vostre esigenze di riscaldamento, evitate di tenere il termostato di casa troppo alto, cosa che oltretutto seccherebbe eccessivamente l’aria anche per voi: le piante d’appartamento sono in genere di origine tropicale e tollerano bene un range di temperatura dai 15 ai 25 °C: tuttavia se potessero scegliere opterebbero sui valori più bassi più che su quelli elevati!”
“D’inverno è importante porre rimedio all’aria troppo secca delle nostre case che ospitano piante in vaso, in parte nebulizzando le chiome delle specie che lo permettono (non tutte traggono giovamento da questo trattamento), in parte attrezzando i sottovasi di palline di argilla espansa, che assorbono l’acqua delle annaffiature in eccesso e la rilasciano lentamente per evaporazione, migliorando il microclima intorno al vaso.”
“Annaffiate con parsimonia ma regolarmente, quando sentite che la terra del vaso si sta seccando e sempre con acqua non calcarea, avendo cura di fare decantare a dovere l’acqua del rubinetto. Tenete pulita con cura la superficie delle foglie dalla polvere, per migliorarne la fisiologia e l’assorbimento di luce.”
“Per le piante da interni è importante anche la concimazione a fine inverno, ma senza esagerare: potreste andare incontro a un eccesso di sali minerali, provocando effetti come l’ingiallimento o la perdita del fogliame.”
“Per il rinvaso: va fatto sicuramente prima che le radici diventino troppo grosse per il loro contenitore, rispettando i periodi più indicati per le varie piante. In estate se avete spazio potete trasferire le vostre beniamine all'aperto in un luogo riparato del giardino o del balcone.”
4—Quando si acquista una nuova pianta si dovrebbe subito rinvasare? Ha qualche suggerimento su come effettuare questa operazione senza recare danno alla pianta stessa?
“No, è bene lasciare acclimatare la pianta appena acquistata senza rinvasarla immediatamente, almeno che non si tratti di esemplari “vecchi di vaso” cioè collocati nello stesso vaso da più di due anni, oppure venduti con un contenitore di qualità molto scadente, che ci obbliga al rinvaso.”
5—Esistono materiali di vasi da preferire rispetto ad altri?
“Personalmente anche per le piante d’interni io preferisco la tradizionale terracotta per i vasi, e non solo per motivi estetici: è un materiale traspirante che fa letteralmente respirare le radici e che trattenendo l’acqua più a lungo conserva l’umidità del terriccio, il che ci permette di annaffiare con meno frequenza. Inoltre presenta il vantaggio di non favorire il marciume, come invece succede con molti vasi in materiale plastico.”
6—Quali piante sono più importanti dal punto di vista dell’ossigenazione?
“La palma Areca (Dypsis lutescens) è tra le piante da interni più apprezzate per la depurazione dell’aria, perché assorbe dall’atmosfera gli elementi nocivi rilasciando ossigeno. Ma anche il Ficus Benjamin e l’Aloe Vera svolgono egregiamente questa funzione.”
7—Esistono diverse teorie sulle piante in ufficio. Hanno davvero una certa influenza sull’ambiente circostante? Possiamo sfatare qualche mito?
“In ufficio ci si vive per gran parte della giornata ed è facile, essendo un luogo chiuso e con poco ricambio d’aria, che sia contaminato dalla presenza di piccole quantità di composti organici volatili (VOC) tossici per la salute umana (emessi da arredi, detersivi e vernici), come la formaldeide, il toluene e lo xilene, il benzene ma anche il semplice monossido di carbonio. In questo le piante possono venirci in aiuto, agendo da vero e proprio filtro purificatore per una migliore qualità dell’aria. Viceversa, un aspetto un po’ più dibattuto è quello di un loro effetto benefico sull’inquinamento elettromagnetico, come nel caso della Tillandsia.”
Ringraziamo Tiziano Codiferro per la Sua disponibilità.